Parliamo di un nuovo recente strumento fiscale legislativo. È stato tutto definito dal Decreto Legislativo n. 13 del 12 febbraio 2024, purtroppo il giorno del mio compleanno… scusatemi la battuta!

È un tema che è stato anche recentemente aggiornato, oggetto di una discussione attiva a livello politico con le categorie, ma vi scrivo questo articolo per darvi comunque delle informazioni di base previste e vi aggiornerò in futuro sui cambiamenti che potrebbero integrare l’andamento.

Questo Concordato preventivo biennale trasforma il vostro rapporto con il fisco, favorendo il calcolo ed una collaborazione fiscale come fosse una transizione collaborativa tra il fisco e voi.

In cosa consiste il concordato preventivo biennale per gli odontoiatri?

Il Concordato preventivo biennale riguarda tutti i lavoratori autonomi che adottano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA) ed i contribuenti forfettari. I redditi riguardano quelli relativi al lavoro autonomo derivante dall’esercizio libero professionale (art.54 Tuir), ma coinvolge anche il reddito d’impresa (art.56 Tuir).

Si devono considerare anche i redditi al netto delle plusvalenze, minusvalenze e delle eventuali sopravvenienze attive e passive e la soglia minima per partecipare al nuovo sistema del Concordato preventivo parte da 2.000 € minimo annuali.

È stato quindi introdotto il principio della predeterminazione del reddito e come sempre affermo nei miei corsi accademici, si trattava sempre di un “bilancio previsionale”, differente dal classico bilancio, che chiamo “bilancio consuntivo”.  Quindi oggi il reddito annuale viene definito anticipatamente, rendendo prevedibili e gestibili i due anni successivi dell’attività già trascorsa. È un tema fondamentale da comprendere e da gestire… e bisogna saper dialogare con il fisco, ve lo scrivo come un consiglio personale!

Il futuro dipende dalla gestione pianificata e programmabile, come mi hanno sempre insegnato già anni fa in NYU (New York University).

Sappiate che tutto questo che vi accenno si può sviluppare con un software del fisco, dall’Agenzia delle Entrate, chiamato: “Il tuo ISA 2024 CPB”.

Tutto questo che vi ho accennato va bene e funziona se sono stati presentate le dichiarazioni dei redditi nei tre anni precedenti, pagato l’imposta e non ricevuto cause giudiziali per reati fiscali o societari, infine non avere debiti tributari superiori a 5000 €.

Consideriamo un vantaggio collaborare con il fisco da oggi e con questo sistema sarete esclusi dagli accertamenti fiscali ed affidabili come attività professionale senza ricevere nessun controllo presuntivo, ex art. 39 DPR 600/1973. Un altro vantaggio e ti avrete delle agevolazioni sulle soglie minime fiscali e per l’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti Iva, Ires e Irap.

Non ci saranno variazioni sul calcolo delle imposte e saranno possibili maggiori redditi effettivi, rispetto a quelli concordati ed è un notevole incentivo per le vostre partite Iva che. Se realizzerete maggior fatturato, rispetto a quanto dichiarato, non vedranno tassate le maggiori somme!

Comunque non vi saranno modifiche in diminuzione fiscale anche in caso si raggiunga il reddito inferiore

Ma tutto questo dipende dalla capacita di essere capisci di personalizzarle la gestione dello Studio e quindi anche della vostra attività professionale.

Non tutto va bene e funziona sempre per tutti, non va gestito automaticamente con un software, ma deve essere personalizzato e per tanti motivi esclusivi, non voglio annoiarvi con un articolo lungo, ma resto a vostra disposizione.

Attenti, in alcuni casi la definizione preventiva del fatturato può complicare la capacità produttiva realmente prevedibile, ma rispettare gli impegni sui redditi concordati è fondamentale per evitare gli effetti positivi del  Concordato preventivo.

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